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Trattamento chimico dell'acqua della piscina: cosa fare


Perché fare il trattamento dell’ acqua della piscina?

Perchè è un passaggio fondamentale per mantenere davvero pulita la tua piscina fuori terra ed essere sicuro che sia sempre igienizzata e pronta per l’uso. In commercio esistono diversi prodotti chimici per regolare il pH e disinfettare l’acqua con un trattamento a base di cloro, un sistema davvero semplice ed efficace.

 fondamentale sapere che esistono due tipologie di trattamento: quello iniziale e quello di manutenzione. Vediamo insieme i passaggi da seguire per ognuno.

Trattamento chimico dell'acqua della piscina: cosa fare

30 aprile 2021
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Perché fare il trattamento dell’ acqua della piscina?

Perchè è un passaggio fondamentale per mantenere davvero pulita la tua piscina fuori terra ed essere sicuro che sia sempre igienizzata e pronta per l’uso. In commercio esistono diversi prodotti chimici per regolare il pH e disinfettare l’acqua con un trattamento a base di cloro, un sistema davvero semplice ed efficace.

È fondamentale sapere che esistono due tipologie di trattamento: quello iniziale e quello di manutenzione. Vediamo insieme i passaggi da seguire per ognuno.


Analisi e controllo del pH e del cloro

Il primo passaggio da eseguire per avere un ’acqua limpida è quello di controllare il p H ed il cloro residuo con i l kit controllo pH-CL oppure un test kit composto da dei reagenti. Il controllo è visivo e si basa su una scala di comparazione cromatica.



Il valore ideale del pH deve essere compreso fra 7,2 e 7,6 l a quantità di cloro tra 1,5 e 2 ppm litri .


In questo range l’azione del cloro sarà efficace. Più tecnicamente: il cloro immesso, in funzione del pH tenderà più o meno a formare acido ipocloroso oppure ione ipoclorito.


L’acido ipocloroso è molto ossidante, quindi è in grado di neutralizzare qualunque forma di sporco, mentre lo ione ipoclorito ha un’azione meno ossidante.




Come abbassare/aumentare il pH della piscina

Se il pH ha un valore inferiore a 7.0 , l’acqua è acida. Il pH deve essere aumentato con l’uso d el prodotto pH+ .


Nel caso contrario, ovvero con un pH superiore a 7.6 , l’acqua è basica. Un valore elevato di pH favorisce lo sviluppo di flora batterica , alghe e incrostazioni calcaree e, di conseguenza , l’acqua tende a rimanere torbida. Bisognerà quindi utilizzare il prodotto pH- .











Ad esempio, per ridurre il valore di 0,1 % bisogna versare 10 ml di pH - per ogni metro cubo d’acqua presente. Se si vuole alzare il valore dello 0,1 % invece, bisogna aggiungere 10 ml di pH + per ogni metro cubo d’acqua.


Normalmente il pH tende quasi sempre ad aumentare nel tempo, specie se vengono utilizzati prodotti clorati alcalini (ipoclorito).


Molto importante: dopo ogni intervento sul pH, far trascorrere un’ora con la filtrazione attivata e poi ricontrollare i valori e se necessario effettuare ulteriori correzioni.


Ricapitolando:


Se il pH è acido (valori minori a 7,0), devi aumentare il pH, utilizzando i prodotti pH+.


Se il pH è basico (valori superiori a 7,6), devi abbassare il pH, utilizzando i prodotti pH-.


Se hai valori instabili, controlla sempre il pH trascorsa un’ora con filtrazione dell’acqua attiva.



Disinfettare con il cloro

Una volta sistemato il pH, si può passare alla disinfezione o sanificazione. Il prodotto in assoluto più utilizzato per svolgere questa funzione è il cloro. Si presenta in diversi formati: pastiglie, cloro granulare o cloro liquido ed è economico e facilmente reperibile.



La prima azione da fare all’avvio della piscina è la clorazione shock o clorazione d'urto. In questa fase si ha un'elevata concentrazione di cloro (circa il doppio d el solito, 10-15 gr/m ³ ) per un'azione rapida ed efficace (tipicamente si svolge all'inizio della stagione o in caso di forti precipitazioni atmosferiche).


Trattamento cloazione d’urto


Questo tipo di trattamento, che, come detto, viene chiamato anche clorazione shock, è da effettuare sia in caso di acqua nuova, sia alla riapertura dopo il periodo invernale.



Appena riempita la piscina, è consigliabile sciogliere in acqua tiepida la quantità di cloro granulare utile per un trattamento d’urto; il dosaggio viene calcolato in rapporto alla cubatura della piscina e alla concentrazione del prodotto, indicata sulla confezione.


Attenzione: mai versare cloro direttamente negli skimmer o in vasca, potrebbe causare danni all’impianto filtrante o macchie al telo.


In caso di acqua particolarmente torbida, l a clorazione d’urto può essere ripetuta ogni due settimane e dopo averla fatta bisogna attendere almeno un ciclo completo di filtrazione (a seconda della temperatura dell’acqua l’impianto di filtrazione funzionerà dalle 4 alle 10 ore) , prima di controllare il livello del cloro libero in vasca. Questa operazione è molto efficace, specie nei mesi estivi, perché in questo modo si possono combattere l’insorgenza e la proliferazione delle alghe, oltre ai batteri e ai contaminanti organici.


Il dosaggio consigliato in questa fase è 20 gr ogni metro cubo d’acqua.


È importante cercare di mantenere nell’acqua della piscina un tasso di cloro libero oscillante fra 0,6- 1,5 ppm, così da avere un’acqua con la massima garanzia di igienicità.


Per sapere il volume d’acqua contenuto nella piscina andare a consultare la scheda tecnica disponibile per ogni prodotto sul sito Bestway Store, facendo riferimento alla “capacità”.





Trattamento antialghe

L’acqua della piscina risulta torbida e le pareti interne hanno un’ombreggiatura verde ? È necessario un trattamento antialghe.


La causa principale delle alghe in piscina è una disinfezione insufficiente dell'acqua (es. pH alto, presenza di nitrati); in questi casi l'antialghe è fondamentale per ricreare un ambiente ottimale per i bagnanti.



Come utilizzare l’antialghe ? Per avere l’acqua della propria piscina pulita, prevenendo la formazione delle alghe, si può utilizzare il nostro antialghe liquido non schiumogeno e ad ampio spettro di azione.


Per un trattamento iniziale con il nostro antialghe il dosaggio consigliato è 10 ml ogni m ³ di acqua.


Il momento migliore per utilizzarlo è la sera , così da lasciarlo agire durante la notte, evitando che i bagnanti entrino in piscina subito dopo.

Nel caso di una manutenzione straordinaria bisognerà aspettare che l’acqua sia completamente pulita e trasparente, quindi potrebbero volerci 24-48 ore.



Trattamento di flocculazione

Spesso l’acqua della piscina smette di essere trasparente e diventa torbida a causa della presenza di piccoli residui galleggianti. In questo caso può essere necessario un trattamento di flocculazione.


La flocculazione è il processo chimico di aggregazione delle microparticelle che non vengono trattenute dalla filtrazione.



A cosa serve il flocculante?

Il flocculante è il prodotto chimico che serve per fare in modo che i prodotti inquinanti presenti nell’acqua si condensino, così da essere trattenuti dal filtro.


Flocculante per filtri a cartuccia

Il flocculante nelle piscine con filtro a cartuccia non si usa , perché lo scopo di questo prodotto è quello di addensare la materia organica, così da recuperarla ed eliminarla più velocemente dalla piscina. Utilizzandolo su un filtro a cartuccia, il flocculante lo intaserà velocemente.




Flocculante per filtri a sabbia

Il flocculante si può utilizzare solo nelle piscine con pompe a sabbia e, come visto precedentemente, si utilizza solo quando l’acqua perde in trasparenza a causa di polveri o alghe.



Come mettere il flocculante in piscina?

Il flocculante è disponibili in diversi formati: liquido, in pastiglie, gel e naturale. I metodi di utilizzo e i dosaggi per ogni tipologia sono i seguenti:


flocculante liquido : questo prodotto si versa direttamente in vasca distribuendolo sull’intera superficie dell’acqua mentre la pompa è in funzione con la valvola selettrice su ricircolo-circolazione . Trascorsi 20-30 minuti si spegne il filtro per le successive 8-10 ore . Al termine di questo periodo, si rimette in funzione l'impianto filtrante posizionando la valvola selettrice sulla funzione di scarico. E' necessario anche collegare una scopa aspirafango per rimuovere tutti i residui depositati sul fondo, agendo molto lentamente. In caso di persistenza dell’acqua torbida può essere utile ripetere l’operazione di spegnimento del filtro di 8-10 ore. Il dosaggio corretto è riportato nell’etichetta sulla confezione del prodotto;


flocculante in pastiglie o gel: queste due tipologie vengono utilizzate per togliere le impurità più sottili, acqua torbida, acqua marrone (ossidazione del ferro) o per eliminare residui di flocculante liquido. Viene introdotto nello skimmer nelle dosi consigliate in base alla cubatura della piscina e dopo 2 giorni si iniziano ad effettuare lavaggi della sabbia, da ripetere per i 7 giorni successivi .


Per chi preferisce i prodotti naturali, esiste in commercio l’estratto di Moringa Oleifera. Da quest’ albero tropicale viene estratto un coagulante che stimola la flocculazione ed è usato anche nella tecnologia vinicola biologica per la precipitazione dei lieviti in sospensione. Inoltre, lavora bene indipendentemente dal pH, caratteristica che lo rende molto efficace.




2. Trattamento di manutenzione

Controllo e regolazione del pH

Per effettuare una corretta manutenzione è necessario eseguire un a misurazione del pH e del cloro residuo con il kit controllo pH-CL , quest’operazione è da ripetersi settimanalmente o addirittura più spesso in presenza di un pH instabile.


Per maggiori dettagli sui dosaggi, ritornare al capitolo sopra “ Analisi e controllo del pH e del cloro ”.


La clorazione ordinaria va effettuata quotidianamente con cloro granulare o cloro in pastiglie. La quantità di pastiglie da mettere negli skimmer va sempre regolata in modo da raggiungere i valori di cloro raccomandati dall’Autorità Sanitaria.


La frequenza dei controlli è fondamentale, vanno fatti ogni 3-4 giorni ad inizio stagione (marzo, aprile, maggio) e ogni 2 giorni nei mesi di massimo utilizzo (giugno, luglio, agosto). Le dosi di cloro devono essere calcolate in rapporto alla cubatura della piscina e alle percentuali indicate dai contenitori. In caso di piscine di piccole dimensioni sono sufficienti le pastiglie da 20 grammi, mentre per le piscine medio-grandi meglio optare per le pastiglie da 200 grammi.


In alternativa, per il trattamento di manutenzione, si può utilizzare il cloro a lunga durata:


dosaggio pastiglie da 20 gr di cloro a lunga durata (tricloro): 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.

Mettere le pastiglie o in un dosatore galleggiante, nel ChemConnect ™ o nello skimmer;


Dosaggio pastiglie da 200 gr di cloro a lunga durata al 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.

Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante, nel ChemConnect ™ o nello skimmer.


Prevenzione ed eliminazione delle alghe

Insieme al cloro a lunga durata, per eseguire un corretto trattamento di manutenzione è necessario utilizzare anche un antialghe, specialmente nella stagione estiva.


Il dosaggio coretto in questo caso è 5 ml ogni metro cubo di acqua a settimana.


Compresse Multifunzione

In alternativa per un corretto mantenimento dell’acqua si possono utilizzare le compresse multifunzione che contengono cloro, antialghe e flocculante.


Con pastiglie multifunzione da 200 gr , il dosaggio consigliato è 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero. Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante, nel ChemConnect ™ o nello skimmer.


Se si utilizzano, invece, pastiglie multifunzione da 20 gr il dosaggio è: 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero. Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante, nel ChemConnect™o nello skimmer .


Per quanto riguarda il flocculante liquido in questa fase di mantenimento, il dosaggio è il seguente: 10 ml ogni metro cubo, con pompa a filtro in funzione.



3. Trattamento antischiuma

Può capitare che si formi della schiuma nell’acqua della piscina a causa dello svernante o di un alghicida di scarsa qualità.

Per evitare che ricompaia, la soluzione migliore è sostituire il prodotto chimico con uno migliore e più efficace.



4. Trattamento anticalcare

La presenza di calcare può rendere l’acqua eccessivamente dura. A cosa è dovuta la durezza dell'acqua ? Generalmente i sali di calcio e magnesio sono solubili, ma, a causa del riscaldamento o dell'evaporazione, precipitano e vanno a formare depositi di calcare.


Se l’acqua è molto dura, ci sarà una maggiore presenza di calcare, e maggiore sarà la proliferazione delle alghe; se invece la durezza dell’acqua è troppo bassa si può andare incontro a fenomeni di corrosione e di degradazione della vasca in PVC.



Per eliminare il calcare si può utilizzare un vecchio trucco, semplice ed efficace: prepara re una soluzione 1:1 di acqua e aceto e strofinare le scaglie di calcare con una spugna. Una volta eliminate del tutto, continuare con il trattamento chimico abituale e mantenere i livelli di durezza del calcare tra 200 e 275 pp .



5. Problemi tipici delle acque

Perché l’acqua della piscina diventa torbida? Le cause


Se l’acqua della piscina si presenta verde, torbida, lattiginosa significa che ci sono delle alghe in sospensione.


È necessario eseguire un accurato controllo del pH e correggerlo in caso. Dopo averlo portato ai valori ottimali, effettuare un’abbondante clorazione ed infine un ciclo completo di filtrazione.



Le alghe nere si manifestano nelle piscine con piastrelle o mosaico vetroso. In questo caso controllare il pH e se necessario riportarlo ai valori ideali ed effettuare una clorazione d’ urto.



In caso di acqua marrone o ferro ossidato in sospensione, filtrare ininterrottamente e lavare frequentemente i filtri. Per quest’azione sono molto utili le compresse multifunzione o l’utilizzo di flocculanti in pastiglie.


Se si presentano invece delle incrostazioni marroni sulle pareti, fare un controllo del PH e, durante la correzione, spargere il prodotto uniformemente in corrispondenza delle macchie.



Importante: La temperatura oltre i 28° potrebbe essere causa dei problemi elencati. È necessario dunque vuotare il 30% dell’acqua con l’aspiratore ed eliminando eventuali formazioni di alga o residui sul fondo. Poi, riempire nuovamente d’acqua la piscina, controllare il PH ed effettuare un (eventuale) trattamento d’urto.




6. Controlavaggio del filtro a sabbia

Il controlavaggio si effettua ogni qualvolta ci si accorge dalle bocchette viene immessa acqua sporca.


Spostando la valvola selettrice su questa funzione, viene invertito il flusso dell’acqua all’interno del filtro, permettendo la rimozione delle particelle eventualmente bloccate. Indirizzare l’acqua che fuoriesce verso lo scarico, ad esempio un tombino.


Qui di seguito il procedimento corretto per effettuare il contro lavaggio della pompa filtro a sabbia:


1. Spegnere la pompa

2. Posizionare la valvola selettrice nella posizione " controlavaggio "

3. Riaccendere la pompa

4. Verificare che l’acqua fuoriesca dal circuito di filtrazione

5. Aspettare che l’acqua che fuoriesce sia pulita; di solito il controlavaggio impiega circa 2 - 3 minuti per pulire il filtro

6. Terminato il controlavaggio spegnere la pompa

7 . Posizionare la valvola selettrice in posizione " risciacquo" ed aspettare alcuni secondi che la sabbia si ricompatti all’interno del filtro

8 . Riaccendere la pompa per circa 20 secondi

8. Spegnere la pompa

9. Posizionare la valvola selettrice su " filtrazione"

10. Chiudere la valvola di scarico e riaccendere la pompa


Nota bene: se la pressione segnalata dal manometro posto sul filtro o sulla valvola selettrice è al disotto di 0,8 atmosfere il filtro non è da pulire.



7. Trattamento piscina fuori terra inizio stagione

Si consiglia di effettuare l’ apertura della piscina fuori terra quando l’acqua raggiunge i 20°, e controllare immediatamente i valori di cloro e pH. Se è necessario effettuare delle correzioni, fare circolare l’acqua per alcune ore anche a vasca coperta.


Nota bene: per evitare il precoce deterioramento dovuto alle condizioni climatiche, raccomandiamo di smontare le nostre piscine fuori terra durante le stagioni fredde.


8. Trattamento acqua piscina fuori terra fine stagione

Suggeriamo di procedere alla chiusura invernale della piscina fuori terra quando la temperatura dell’acqua sarà scesa a 18-20°.


Se è vostra intenzione lasciare la piscina montata all’esterno in inverno, è necessario effettuare, con la pompa in funzione, un controllo del pH, una clorazione d’urto e nel frattempo rimuovere dal fondo i detriti.


Trascorse un paio d’ore aggiungere la quantità di svernante (seguire i dosaggi e le indicazioni sulla confezione di prodotto); per le pompe a filtro, rimuovere la cartuccia, mentre per le pompe a sabbia, posizionare la valvola selettrice su la funzione circolazione.


Infine, controllare il pH: se sotto il 7,2 si può procedere a chiudere la piscina, se alto lo si abbassa e si copre la piscina. Dopo alcune ore, spegnere la pompa e scollegare l’impianto.

Come chiudere la piscina fuori terra per l'inverno?
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